Lo scorso 8 ottobre ha preso il via, a Clusone. «Musica Mirabilis», un nuovo festival musicale di respiro internazionale interamente dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione dell’opera vocale e strumentale di Giovanni Legrenzi. Promossa dall’Amministrazione comunale di Clusone, in collaborazione con l’ensemble vocale «Nova Ars Cantandi» e con la direzione artistica di Giovanni Acciai e Ivana Valotti, l’iniziativa è stata pensata anche in previsione della ricorrenza del quarto centenario della nascita del maestro clusonese, avvenuta all’inizio dell’agosto del 1626, nell’ottica di far diventare la città di Clusone un polo culturale interdisciplinare unico nel suo genere, sia per la sua forte connotazione territoriale sia per il suo straordinario valore artistico.
Dal Seicento in poi, in ambito musicale, la Lombardia ha offerto, infatti, un consistente e fattivo contributo alla formazione e alla definizione di stili e di forme del linguaggio musicale.
In questo contesto si distingue la figura e l’opera di un compositore come Giovanni Legrenzi (Clusone, 1626 – Venezia, 1690), uno dei principali rappresentanti della musica italiana del Seicento.
Avvicinare il pubblico all’ascolto di un repertorio di affascinante bellezza come quello di Legrenzi; guidarlo nella scoperta e nella comprensione delle sue musiche: questo è lo scopo di «Musica Mirabilis». Un obiettivo perseguito a partire dall’appuntamento inaugurale di sabato 8 ottobre, che in una Chiesa del Paradiso gremita di un foltissimo pubblico di appassionati, provenienti da ogni parte della Lombardia, ha proposto la prima esecuzione in epoca contemporanea delle Compiete a cinque voci e basso continuo, opera settima (Venezia, 1662) del compositore clusonese.
Questo concerto può essere rivisto integralmente, collegandosi a questo link
Attraverso «Musica Mirabilis», il Comune di Clusone da un lato intende valorizzare le figure che hanno reso grande il nome della città e riconsegnare una dignità musicale a Clusone. Giovanni Legrenzi rappresenta infatti una personalità cui in passato non è stato dedicato lo spazio e il tempo che merita. Il Festival dunque grazie a un programma pluriennale ambizioso, racconta la produzione e la musica legrenziana, consacrandone il valore.
Dopo l’esaltante avvio del Festival e l’interesse dimostrato sia da parte degli appassionati di musica, sia dai cittadini e dai visitatori di Clusone e dell’intero territorio della Val Seriana, il comitato organizzatore e la direzione artistica stanno già lavorando alla programmazione dell’anno 2023 che coincide con il fondamentale appuntamento di Bergamo-Brescia Capitali della Cultura 2023.
Due sono infatti le figure di spicco del panorama culturale clusonese sulle quali la Città del Tempo punterà nel 2023: Antonio Cifrondi e, chiaramente, Giovanni Legrenzi.
La programmazione artistica per «l’anno della cultura» si concentrerà quindi su iniziative multidisciplinari che rifletteranno sul fondamentale binomio pittura e musica in modo da offrire un percorso di valorizzazione culturale a trecentosessanta gradi, capace di intercettare un pubblico con interessi diversi e specifici, garantendo nei diversi ambiti culturali eventi qualitativamente alti.
Nelle chiese e nei luoghi di Clusone, di Bergamo e di Brescia risuoneranno quindi le musiche di Giovanni Legrenzi in dialogo con le opere di Antonio Cifrondi, collocate lungo un itinerario che parte da Bergamo, passa da Clusone e poi arriva fino a Brescia attraverso Lovere.
La proposta di «Musica Mirabilis» si articolerà il prossimo anno 2023, in quattro imperdibili appuntamenti programmati tra agosto e ottobre:
Il primo concerto vedrà protagonista l’«Insieme strumentale di Roma» (Giorgio Sasso, violino e direzione) che il 26 agosto 2023 eseguirà le Sonate a due e tre [parti]. libro primo. opera seconda (Venezia, Francesco Magni, 1655).
Il 23 settembre 2023, Claudio Astronio (organo e direzione) proporrà gli Echi di riverenza di cantate e canzoni [a voce sola], libro secondo, opera quattordicesima (Bologna, Giacomo Monti, 1678).
Il 30 settembre 2023, Thomas Chigioni e il suo Ensemble «Locatelli», ci offriranno l’opportunità di ascoltare un’altra primizia del catalogo legrenziano: le Sonate a due, tre, cinque e sei Stromenti, libro terzo, opera ottava (Bologna, Giacomo Monti, 1671).
Il ciclo dei concerti di «Musica Mirabilis» 2023 si concluderà il 14 ottobre con un’altra occasione di ascolto imperdibile. l’oratorio in due parti, La vendita del cuore umano, rappresentato a Ferrara nel 1676 e ora riproposto da Giovanni Acciai e della Nova Ars Cantandi, con Ivana V alotti, all’organo:
Per rimanere aggiornati sul progetto «Legrenzi» e conoscere le iniziative proposte in occasione dei concerti, consultare il sito:
Progetto realizzato con il contributo di Regione Lombardia, nell’ambito del Bando OgniGiorno in Lombardia per il progetto Il Barocco tra Bergamo-Clusone-Brescia.