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02 - Dresda negli anni di Bach

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Classic Antiqua 2 Digitale

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Nel libro
Dresda nel Settecento. Ovvero quando Bach scoprì Vivaldi. È questa la storia che raccontiamo nella seconda uscita di Antiqua.
La storia della città bagnata dall’Elba e la storia di Bach hanno prodotto mari d’inchiostro: lì, nel Settecento, abitarono e operarono a lungo numerosi compositori di valore, mentre il Kantor vi passò soltanto in visita senza riuscire a mettervi solide radici. Ma non senza conseguenze: la città, come vedremo, riveste la funzione di centro propulsivo per l’appropriazione, da parte di Bach, dell’arte di Antonio Vivaldi. Un incontro tutto “virtuale”, è bene ricordarlo: perché questi protagonisti della musica europea operarono in territori limitati e circoscritti (l’area compresa tra la Turingia, la Sassonia e il Brandeburgo l’uno; Venezia, fondamentalmente, l’altro) e di persona non si conobbero mai. Ma altamente significativo per le commistioni tra stili nazionali e per le relazioni tra civiltà musicali nel Settecento. Nel libro si dà dunque uno spaccato della Dresda del Settecento intrecciando politica, società, arte e musica.

Nel cd
Nel cd allegato l’Arte dell’Arco diretta da Federico Guglielmo propone i Concerti per 3 e 4 clavicembali di Johann Sebastian e il Concerto per 4 violini di Vivaldi che Bach trascrisse alla tastiera: l’originale e il suo “arrangiamento” d’epoca. Più una curiosità: un Concerto per 4 clavicembali scritto oggi (da Gianluca Bersanetti), alla maniera di ieri. Dopo la trascrizione, una perfetta copia in stile. Proseguendo quindi nel gioco barocco dei rimandi e delle imitazioni.