149 - Ottobre 2011

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Magazine + 2 cd

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€ 10,00

Disponibilità: Non disponibile

Nei 2 cd
Capriccci, Sonate e Variazioni di Paganini nelle mani di Salvatore Accardo. Un´incisione memorabile che risale ai tempi in cui il violinista era stimato grande interprete del repertorio del leggendario compositore. Nel secondo ’700 il Capriccio era, di norma, un brano di bravura che veniva collocato alla fine di una sonata o di un concerto con funzione di cadenza. In area francese assunse il significato di esercizio o di studio destinato a sviluppare un particolare tipo di abilità tecnica. Paganini sintetizza di fatto queste due accezioni innestando il virtuosismo sull’esercizio didattico e creando così una nuova forma di studio trascendentale da concerto. I 24 Capricci, dedicati “Agli Artisti” e pubblicati nel 1820 (ma già composti entro il 1817), rappresentano dunque una sorta di compendio di competenze che lo stesso violinista aveva maturato nel corso degli anni.
Sempre Accardo, ma con la London Philharmonic Orchestra diretta da Charles Dutoit, apre il secondo cd con la Maestosa sonata sentimentale, che Paganini eseguì in omaggio all´impero asburgico nel 1928 al teatro di corte di Vienna. A seguire la Sonata Napoleone composta nel 1807 per l´onomastico di Bonaparte. Quindi le variazioni sul tema Non più mesta accanto al fuoco della Cenerentola di Rossini; l´altra, Le Streghe, da un tema per il balletto Il noce di Benevento di Sussmayr; la terza, I Palpiti, dal Tancredi di Rossini. Con Perpetuela si torna alla sonata: è questo un brano che richiede un sincronismo nel colpo d´arco della mano destra perfettamente allineato al gran numero di note intonate con la sinistra. Infine, prima della variazione su God Save the King, ecco i pizzicati del Duo Merveille, sonata per violino solo che Paganini scrisse quando era a Lucca alla corte della principessa Baciocchi.

In omaggio
Classic People presenta:
Le Variazioni Goldberg di Bach con gli abbellimenti realizzati dal figlio Carl Philipp Emanuel Bach eseguite dal pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara


Nella rivista
La cover story è dedicata a Valery Gergiev, un direttore da record: 200 concerti l´anno oltre alle infinite attività manageriali e di pubbliche relazioni che ama svolgere nel suo Mariinskij pietroburghese. Apre la sezione dei servizi il fenomeno dei pianisti provenienti dall´ex Unione Sovietica: hanno una marcia in più e stravincono ai concorsi internazionali, dallo Chopin al Busoni. Chiuso con i russi si apre la prospettiva dell´ologramma: un corpo virtuale proiettato in 3D che promette di rivoluzionare la scena teatrale e non solo. Anche le case discografiche pensano già di portare la Callas o la Mutter vitualmente nel salotto di casa. Voltiamo pagina ed eccoci alle prime con i politici: quanti sono i veri appassionati d´opera? E i giornalisti? Con questi ultimi va un po´ meglio, se chiudiamo un occhio sugli strafalcioni. E, tornando a parlare della Russia, riapre dopo un travagliato restauro il Bolshoi, simbolo dell´era sovietica. E, venendo al cd del mese, nella parte dedicata all´autore si scopre come il fascino diabolico dei capricci, che tanto hanno impressionato l´Ottocento, guardi in realtà a un modello barocco. E in quella dedicata all´interprete si coglie un Accardo che compie settant´anni da campione concertistico degno di antologie e cofanetti. E instancabile nel denunciare il troppo poco che si fa per i giovani. Per gli itinerari si parla del Gran Tour, che coinvolse da Berlioz a Bizet, da Massenet a Debussy: in Italia a completare un´educazione artistica visivamente eccellente, musicalmente deludente. Infine il Jazz. J come Jarrett abbiamo titolato parlando di un musicista che ha costruito la sua notorietà sulla capacità di improvvisare dal nulla, con la complicità - commisurata all´educazione - di un pubblico in ascolto. Nelle pagine iniziali e finali, come sempre, le rubriche: attualità, eventi dal vivo, alla radio e in tv da non perdere, il cartellone e il palinsesto con gli appuntamenti di settembre, un nuovo viaggio musicale a Madrid, al Prado con Picasso e al Teatro Real con la Zauzuela, le recensioni di cd, dvd, opere e concerti.