65 - Milano, arte e musica dagli Sforza ai Borromeo

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La Milano degli Sforza

“Antiqua”, la nostra nuova pubblicazione bimestrale, in edicola a partire da fine ottobre, completa l’offerta musicale di “Classic Voice” insieme all’opera lirica, al jazz e al balletto, e si caratterizza per la veste interdisciplinare e del tutto inedita nel panorama editoriale.


Ciascuna uscita, un libro+cd inedito, presenta un luogo, un’epoca storica e un ambiente culturale dei quali le musiche del cd (eseguite secondo i criteri del “restauro” filologico) costituiscono lo sfondo, suggerendo l’ascolto della musica come opportunità privilegiata dalla quale approfondire la propria conoscenza su uomini, città e culture del passato.

Al racconto storico si unisce quello contemporaneo aperto sugli itinerari monumentali, nella forma di una guida di viaggio. 
Il primo percorso ci porta nella Milano degli Sforza: alla corte di Galeazzo Maria furono invitati i più famosi compositori fiamminghi, che popolarono il paesaggio sonoro milanese sacro e profano. Un periodo di fioritura per tutte le arti e le scienze che culminerà con l’arrivo di Leonardo.


Nel libro
Un itinerario illustrato sulla storia, la musica, l’arte, con una guida pratica per riscoprire la Milano tra Quattro e Cinquecento
Nel cd
L’ensemble Odhecaton diretto dal Paolo Da Col esegue con rigorosi criteri filologici musiche di Agricola, Compère, Martini e altri celebri maestri fiamminghi chiamati ad alimentare i fasti della Cappella musicale di Corte e del Duomo.


La Milano dei Borromeo


Nel libro
Questo progetto discografico offre l’occasione per scoprire una grande famiglia milanese, come i Borromeo, due suoi illustri rappresentanti, Carlo e Federico, muoversi in quella Milano seicentesca fissata nella memoria di tutti dalla penna di Manzoni. Il cardinale, le arti, la cultura, la musica della Milano all’inizio del Seicento sono rievocati in un affascinante affresco.

Nel cd
Nella quasi totale assenza di testimonianze documentarie sulle origini del teatro musicale milanese, la Musica a più voci di Giulio Cesare Ardemanio, pubblicata da Graziadio Ferioli nel 1628, riveste un'importanza storica cruciale. Essa infatti rappresenta la prima testimonianza superstite di musica per il teatro composta da un milanese, stampata a Milano ed ivi rappresentata in una circostanza nota. Le musiche furono composte in occasione della rappresentazione di un'azione pastorale in onore di san Carlo Borromeo, recitata durante il carnevale del 1628 dagli allievi del Collegio di Santa Maria dei Nobili, che erano anche autori dei testi poetici musicati. Musica d'occasione, ma sufficientemente viva e spigliata da mostrare, oltre al mestiere, la versatilità e il gusto aggiornato del loro autore: figura di fama grande ai tempi suoi, oggi riportata all'attenzione della musicologia dopo quasi quattro secoli di oblio e qui eseguita dai solisti dell’Accademia dell’Annunciata diretti da Riccardo Doni.