283 Dicembre 2022

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I Vespri del Natale veneziano composti per la Basilica di San Marco da Baldassarre Galuppi, in prima registrazione mondiale con la Cappella Marciana diretta da Marco Gemmani

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NEL CD
I Vespri del Natale veneziano composti per la Basilica di San Marco da Baldassarre Galuppi, in prima registrazione mondiale con la Cappella Marciana diretta da Marco Gemmani

NELL'ALBUM DIGITALE
Mozart, Chopin, Liszt e Prokof'ev nell'interpretazione di Vladimir Ashkenazy, di cui Decca festeggia 85 anni pubblicando l'integrale per pianoforte solo

NELLA RIVISTA

PERSONAGGI (a cura della Redazione)
Antonio Pappano è il personaggio del 2022: con lui l’Orchestra di Santa Cecilia è tra le top 20 del mondo. Nell’anno della tragedia ucraina vincono i pensieri non allineati di Evgeny Kissin e l’attivismo di Oksana Lyniv. Carlo Vistoli la voce rivelazione. E Alessio Vlad, a Roma, ricorda l’importanza del direttore artistico.

CENTENARI (Mattia Rossi)
A 150 anni dalla nascita di Lorenzo Perosi ricordiamo la sua attività di maestro della Cappella Sistina e di interprete della riforma della musica sacra ispirata ai principi del canto gregoriano. Che ha fatto cantare anche le più remote parrocchie di campagna.

IL DIRETTORE (Paolo Locatelli)
Sebastiano Rolli, nuova guida dell’Orchestra UniMI, interpreta la direzione come una missione etica, sull’esempio di Toscanini. “Nella società del rumore, bisogna tornare a Mozart e Haydn”.

ATTUALITÀ (Bruno Bartolozzi)
I Mondiali di calcio sono stati il palcoscenico degli inni nazionali. Molti dei quali hanno radici nel grande repertorio e inaspettate commistioni tra paesi diversi. Ma furono i gallesi (del rugby) a inaugurare la tradizionale esecuzione su un campo sportivo.

IL CD ALLEGATO (Marco Gemmani)
Venezia, 25 dicembre: dopo la Messa della Notte, a San Marco risuonano quelle dell’Aurora e - la più importante - del Giorno. Il Maestro della Cappella Marciana racconta la giornata di festa in Laguna. Gli archivi conservano le musiche natalizie eseguite negli ultimi secoli. Come quella di Galuppi, che presentiamo in prima registrazione mondiale.

ALBUM (Gian Paolo Minardi)
Vladimir Ashkenazy pensa alla musica come un universo che trova in sé le sue leggi. Il suo Chopin non è “contenutista” né “strutturalista”. Il suo Rachmaninov fa sentire nelle pieghe la nostalgia della Patria. E Bach è scomposto come un atomo. Tutto da riascoltare in nuovo, definitivo, cofanetto pubblicato da Decca.

REPORTAGE (Andrea Estero)
Con Milano nel nome e forte dal debutto al Concertgebouw di Amsterdam, l’orchestra Sinfonica di Milano (la ex Verdi) si prepara a viaggiare. A cambiare le regole della programmazione artistica. E a scegliere il suo nuovo direttore musicale.

FRONTIERE (Giusy Caruso)
Il musicista di oggi può essere anche scienziato. Come nel Rinascimento. Ma con maggiore consapevolezza. E abbraccia, attraverso la tecnologia digitale, una nuova professione destinata a diffondersi: la ricerca artistica musicale.

IL LIUTISTA (Luca Baccolini)
Simone Vallerotonda rompe la (presunta) austerità del repertorio antico e porta il suo ensemble nei pub: “La musica di strada nasceva così”.

RETROSCENA (Guido Giannuzzi)
A 19 anni, prima del suo debutto teatrale, Handel rischiò la vita in un futile duello con il collega Johann Mattheson. Solo un colpo di fortuna evitò conseguenze fatali per la musica.

RUBRICHE
Appuntamenti, concerti e spettacoli fino al 15 gennaio: il “Don Carlo” di Firenze con Daniele Gatti e la regia di Roberto Andò; il “Pipistrello” di Capodanno al Carlo Felice di Genova diretto da Fabio Luisi; “Mirandolina” e “Olandese volante” con Oksana Lyniv a Bologna; Pappano e Hrusa affrontano le “settime” di Mahler e Beethoven con Santa Cecilia. I principali appuntamenti radiofonici e televisivi: dai Concerti del nuovo anno di Vienna e Venezia a “Stage+”, la nuova piattaforma Deutsche Grammophon. Note d'autore: Marcello Nardis ricostruisce i percorsi musicali nel mondo letterario di Kafka. Le recensioni dal vivo dai più importanti palcoscenici italiani ed europei (“Dialoghi delle carmelitane” a Roma, “Lohengrin” a Bologna, la trilogia Mozart-Da Ponte a Ravenna, Stockhausen a Lille) firmate dai più autorevoli critici musicali, tra cui Andrea Estero, Elvio Giudici, Cesare Orselli e Gianluigi Mattietti.