284 Gennaio 2023

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Gli Studi Sinfonici (con 5 variazioni postume) di Schumann nell'interpretazione di Maria Gabriella Mariani

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NEL CD
Gli Studi Sinfonici (con 5 variazioni postume) di Schumann nell'interpretazione di Maria Gabriella Mariani

NELL'ALBUM DIGITALE
L’Exultate Jubilate di Mozart eseguito dalla Cappella Teatina diretta da Flavio Colusso con la voce di Mariella Devia

NELLA RIVISTA

MITI E MEMORIE (Mauro Balestrazzi e Guido Giannuzzi)
Il nuovo anno comincia con l'attualità di Verdi e Wagner: la villa piacentina all'asta per una cifra attorno ai 30 milioni, tra speranze e timori per la sua sopravvivenza; a Bayreuth ricorrono i cento anni del macabro patto di sangue tra la famiglia del compositore tedesco e Hitler.

VISIONI (Pier Paolo Ronchetti)
Nel nuovo film di Todd Field, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e in uscita a febbraio, Cate Blanchett interpreta Lydia Tár, la prima direttrice musicale dei Berliner Philharmoniker. Padrona e vittima di un destino punteggiato dai temi di oggi: cancel culture e #metoo.

REPORTAGE (Luca Baccolini)
Viaggio in Oman, dove la volontà del sultano ha creato dal nulla uno dei teatri più belli del mondo, la Royal Opera House di Muscat. Ma è un dirigente italiano, Umberto Fanni, a metterla in collegamento col mondo. Ecco la “Svizzera” del Medioriente, dove si va all’opera come in un tempio.

IN COPERTINA (Paolo Locatelli)
Intervista a Nadine Sierra, il soprano che si è liberata dell'ego (“per stare in palcoscenico bisogna abbandonare sé stessi”) e studia da regista.

TEMI (Fabio Dalmasso)
L’amore muove il melodramma italiano. A patto che non si parli di sesso. Che entra in scena per allusioni controllate, spesso soggette a censura, come toccò a Violetta in “Traviata”, provocando lo sdegno di Verdi.

IL CD ALLEGATO (Maria Gabriella Mariani)
Schumann come motore di immagini, dunque di ricordi. La potenza evocativa degli “Studi Sinfonici” nel racconto autobiografico della pianista Maria Gabriella Mariani, che interpreta l’op. 13 nel cd allegato a questo numero di “Classic Voice”.

ALBUM (Flavio Colusso e Rudolph Angermüller)
Una scena “presepiale” nel giorno in cui per tradizione si consacra la cacciagione. È questo lo scenario in cui, nella chiesa dei Teatini di Milano, Mozart compose 250 anni fa l’“Exultate, Jubilate”, pensato per le portentose agilità del celebre Venanzio Rauzzini. Ma del brano è stata da poco scoperta una seconda versione.

STORIE (Luca Baccolini)
Pianista di buon livello, la regina Margherita di Savoia promosse i circoli cameristici, dando impulso alla musica strumentale. Era allieva di Giuseppe Unia, pupillo di Hummel. Una mostra a Torino ne rievoca il mito.

CONSESSI (Carlo Piccardi)
Ascesa e caduta dei “Six”. Contro Wagner (e Debussy) sei musicisti francesi costituiscono negli anni Venti un gruppo esplosivo. Sotto l’egida di Cocteau, strizzano l’occhio al musical americano e al mondo del circo. Avvalendosi della collaborazione di Picasso. Così alla moda da diventare istituzionali.

BALLETTO (Elisa Guzzo Vaccarino)
La diaspora africana e i suoi discendenti innestati, per amore o per forza, nei vari continenti: così
ai “bianchi” è stato tolto il possesso, l’uso e il primato dei codici della danza.

RUBRICHE
Appuntamenti, concerti e spettacoli fino al 15 febbraio: “Salome” nella regia di Damiano Michieletto finalmente a porte aperte alla Scala; “Olandese volante” con Oksana Lyniv apre la stagione di Bologna; e le riscoperte: “Doktor Faust” di Busoni a Firenze, “Gloria” di Cilea a Cagliari. I principali appuntamenti radiofonici: “Aida” in diretta dall'Opera di Roma e il Concerto della Memoria dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Dal Metropolitan “Fedora” con Sonya Yoncheva. Note d'autore: Marcello Nardis ricostruisce i percorsi musicali nel mondo letterario di André Gide. L'Orecchio di Proteo: Carlo Alessandro Landini esplora la mente tra “natura” e “cultura”. Le recensioni dal vivo dai più importanti palcoscenici italiani ed europei (“Boris Godunov” alla Scala, “Don Carlo” al Maggio Musicale Fiorentino, l'ultima opera di Boesmans a Bruxelles e il Moniuszko sperimentale all'Opera di Poznan, in Polonia) firmate dai più autorevoli critici musicali, tra cui Andrea Estero, Cesare Orselli e Gianluigi Mattietti.