Classic Antiqua 12 - page 6

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antiqua
Peste, speranza
e carità
Nella Milano in cui Manzoni ambientò i “Promessi
Sposi”, i Borromeo fecero da argine a carestie e
pestilenze, oltre che alla riforma protestante.
Per questo Carlo meritò la canonizzazione
Esponenti di una potente e antica dinastia, oltre che nipoti di
papa Pio IV, i Borromeo – Carlo (Arona 1538 – Milano 1584)
e il fratello maggiore Fe-
derico, capo dell’eserci-
to pontificio – ebbero un
ruolo di primissimo pia-
no nel periodo in cui la
Chiesa romana elaborò la
sua risposta alla Riforma
protestante, svolse i lavori
del Concilio di Trento e ne
iniziò ad attuare i dettami.
Principale vescovo mila-
nese della Controriforma,
Carlo venne canonizzato
nel 1610 anche grazie al
favore del folto gruppo
di “confessori” che egli
aveva promosso durante il
suo episcopato, per ripor-
tare in auge un sacramen-
to che, all’epoca, appariva
negletto, tanto che solo
una ristrettissima mino-
ranza di credenti poteva
vantare almeno una con-
fessione all’anno, anche
San Filippo
Neri,
San Carlo
Borromeo e San
Francesco di
Sales
in un dipinto
conservato presso
la chiesa di Santa
Maria Incoronata a
Milano.
1,2,3,4,5 7,8,9,10
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