CLASSIC
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IL DIRETTORE
RISPONDE
e mi permetto di procedere ad
una precisa e puntuale smentita:
Tabella “Numero di titoli d’ope-
ra per il 2010”: 13 (e non 12), per il
2011: 13 (e non 10).
Tabella “Numero di recite d’opera”
per il 2010: 63 (e non 47), per il 2011:
76 (e non 40).
Tabella “Produzioni d’opera della
stagione”: nuove 5; coproduzioni 3;
riprese 3; noleggi 2; totale 13.
Tabella “2011 alzate di sipario/or-
ganici alzate di sipario”: 211 (e non
96); organico/alzate di sipario: 0,56
(e non 0,25).
Tabella “I prezzi dei biglietti”: da 15
a 100 euro (250 inaugurazione) (e
non 130).
Tabella “Incassi per il 2010”:
3.770.023 (e non 3.400.000).
Tabella “Pubblico 2011”: Spettato-
ri 71.981 (e non 64.162); Abbona-
ti 3.862 (dato corretto); capienza
2003/380 (contando solo i due teatri
principali: il Teatro Comunale/ Tea-
tro Goldoni); media/recita 1.535 (e
non 1.365); perc/riemp 76% (Teatro
Comunale) /92% (Teatro Goldoni) (e
non 68%).
Tabella “Bilanci”: risultati d’eserci-
zio prev 2012 pareggio di bilancio
(non ”?”).
Alla luce di queste cifre, sono
convinta che il Maggio Musi-
cale Fiorentino potrà risalire di-
verse posizioni nella vostra clas-
sifica, avvicinandosi al podio e
lasciando una coda che non merita.
E mi farebbe piacere sapere da lei
a quale posizione arriveremmo!
Per quanto riguarda invece l’indagi-
ne apparsa sul numero di giugno, il
Maggioappareall’ultimoposto,pre-
ceduto da alcuni festival, forse non
meno importanti, ma sicuramente
con affluenze inferiori (quest’anno
il 75° festival ha registrato 38.000
presenze). Proprio nella tabella di
p. 23 sono riportate affermazioni,
che non corrispondono alle inten-
zioni più volte espresse dal teatro
e dalla città, ed emerse sulla stam-
pa nazionale ed internazionale:
Leggiamo: “Abbandonata da tem-
po la ricerca di un filo conduttore
come alle origini”; quest’anno il Fe-
stival ha avuto, rispetto alle edizioni
del recente passato, un filo condut-
tore, che ha legato ed incardina-
to ogni appuntamento: Il Viaggio
dalla Mitteleuropa al Sudamerica,
titoli operistici e anniversari mu-
sicali importanti hanno creato un
ponte con le celebrazioni cittadine
in onore di Amerigo Vespucci, a
precedere anche la tournée che il
Maggio svolgerà ad agosto in Cile,
Uruguay,Argentina e Brasile; il prof.
Arbasino e il prof. Rojas Mix hanno
inaugurato il festival con una lectio
magistralis proprio sul tema del Fe-
stival e la relazione con la program-
mazione artistica del Festival…
“Date isolate e scarsa attenzione
ad accorpare gli eventi principali”:
se questo poteva, forse, sembra-
re verosimile nelle ultime edizioni,
quest’anno si è cercato di concen-
trare il festival in 5 settimane (nelle
precedenti edizioni poteva durare
anche due mesi), offrendo una me-
dia di 2/3 appuntamenti al giorno; in
questo modo sono stati pianificati
più di 90 appuntamenti in 38 giorni;
“Poco o nulla è stato fatto per in-
vadere di musica i luoghi di una
città d’arte come Firenze”: ebbene
mai come quest’anno siamo stati
presenti in città, con appuntamenti
regolari in più di 20 luoghi, collabo-
rando con più di 30 istituzioni (oltre
ai teatri già menzionati e tutti coin-
volti, il Maggio è stato presente a
Palazzo Strozzi, al Chiostro di San
Lorenzo, in Duomo e nell’Aula Ma-
gna dell’Università, toccando nu-
merose piazze e biblioteche, senza
dimenticare tutti i caffè storici coin-
volti per ricostruire il clima dei caf-
fè letterari della Mitteleuropa); chi
è stato poi a Firenze ha notato la
presenza del festival dalle bandiere,
totem, manifesti, una visibilità dav-
vero imponente che il Comune di Fi-
renze ha generosamente concesso.
Le sono grata, caro Direttore, se
vorrà pubblicare ora queste preci-
sazioni, per amore di verità e con la
concretezza dei numeri, in attesa di
fornirle a breve tutti i dati relativi a
questa gestione e ai progressi che
il Maggio Musicale Fiorentino sta
registrando per riposizionarsi pre-
sto ai vertici di ogni classifica, non
solo artistica come gli Oscar dei
critici, le tournées internazionali
(47 nel 2011) dimostrano, ma an-
che dal punto di vista gestionale.
Aspettiamo a Firenze lei e tutti i
suoi lettori!
Francesca Colombo
Sovrintendente
del Teatro del Maggio
musicale fiorentino
La Sovrintendente del Maggio è
una “tosta” e non ignoriamo il lavo-
ro di risanamento del teatro a cui è
stata chiamata. A proposito dell’in-
chiesta sui festival (“Classic Voice”
n. 157, giugno 2012, ndr), però, la
sua replica si basa su un equivoco:
I numeri
del Maggio
Caro Direttore,
spero vorrà dare spazio ad alcune
puntualizzazioni, necessarie per
fare chiarezza dopo le due indagi-
ni, uscite nel mese di maggio e di
giugno (la prima sulle fondazioni
liriche la seconda dedicata ai festi-
val), dove il Maggio Musicale Fio-
rentino risulta posizionato sempre
a fondo classifica, in modo poco
lusinghiero ed alquanto opinabile.
In primis, in riferimento all’inchie-
sta sulle fondazioni liriche, appar-
sa sul numero di maggio, vi sono
numerose imprecisioni, in parte
perché alcuni dati ascritti al 2011,
sono invece riferibili al 2010 (nel
testo si può evincere, ma l’intesta-
zione delle tabelle può trarre in in-
ganno). Questo slittamento di dati,
da un’annata all’altra, può essere
nato dal fatto che il Teatro del Mag-
gio Musicale Fiorentino ha stagioni
strutturate da gennaio a dicembre
e non più, come in passato, a ca-
vallo fra due annate; estrapolare
dunque i dati richiesti ha potuto
generare confusione, e ancor più
eseguire una comparazione fra te-
atri che seguono calendari diversi.
Inoltre non si è tenuto conto che il
Maggio opera abitualmente su più
teatri: Teatro Comunale e Teatro
Goldoni, che hanno capienze diver-
se - rispettivamente 2003 e 380 po-
sti - ed ancora in altre sedi, sempre
con capienze non omogenee, oc-
cupate in diversi periodi dell’anno,
di cui quest’indagine non può ov-
viamente tener conto (Teatro della
Pergola, Nuovo Teatro dell’Opera
di Firenze, Piccolo Teatro, solo per
citarne alcuni). I dati relativi alla
produzione artistica sono dunque
vari e anch’essi non omogenei,
anche in virtù della ricca e presti-
giosa programmazione, per fortuna
menzionata dalla vostra indagine.
Alla luce di questo, alcuni dati ri-
portati dalle tabelle dell’artico-
lo suddetto non sono dati reali,