296 Gennaio 2024

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Consolazioni, Leggende, Invocazione: il lato religioso di Liszt interpretato al pianoforte da Ingrid Carbone.

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NEL CD ALLEGATO
Consolazioni, Leggende, Invocazione: il lato religioso di Liszt interpretato al pianoforte da Ingrid Carbone.

NELL'ALBUM DIGITALE
Omaggio a Miecio Horszowski, il leggendario pianista ucraino amico di Toscanini.

NELLA RIVISTA

DECENNALI (Mauro Balestrazzi e Luca Baccolini)
A dieci anni dalla scomparsa di Claudio Abbado, analizziamo la sua carriera concerto per concerto: tutte le statistiche sulle opere, le sinfonie, gli interpreti, i solisti e le orchestre che lo hanno accompagnato in oltre 60 anni di direzione. Intervista al regista Daniele Abbado, il primogenito: “Ecco chi era davvero mio padre”. E Santa Cecilia si prepara a una grande giornata di studi, tra musica, giovani e ambiente.

AUTOBIOGRAFIE (Giorgio Battistelli)
Il lato oscuro di Giorgio Battistelli: compiuti 70 anni, il compositore si confessa in un’autobiografia-confessione. “Ho avuto paura di non comporre più. Giunsi persino a meditare il suicidio”. Il bilancio (provvisorio) di una vita tra musica e direzione artistica.

PUCCINI100 (Elvio Giudici)
Il teatro pucciniano dovrebbe stare accanto ai capolavori novecenteschi che hanno profetizzato l'alienazione contemporanea. E invece, a cent'anni dalla morte, Puccini resta ancora prigioniero del “puccinismo”, tutto piccole cose e buoni sentimenti. Ecco com'è nato il più grande travisamento operistico italiano.

EVENTI (Alex Pessotto e Maurizio Tassoni)
Con Luigi Nono, nato un secolo fa, timbro e spazio sono diventati parametri fondamentali della musica. La Biennale di Venezia lo ricorda con “Prometeo”, riallestito nella stessa chiesa in cui debuttò nel 1984 con l'arca di Renzo Piano. Alvise Vidolin, oggi come allora ai live electronics, racconta un'esperienza musicale, umana e artistica irripetibile.

SCENARI (Alex Pessotto)
La casa Suvini-Zerboni offrì una chance editoriale a Maderna, Berio, Petrassi. Oggi, mentre aspetta l'arrivo del “Prigioniero” di Dallapiccola al Festival di Salisburgo, cerca il rilancio. “Ecco come conciliamo la contemporanea coi giovani” , spiega Filippo Sugar.

IL CD ALLEGATO (Mattia Rossi)
La carriera compositiva di Liszt, massone e cattolico, è divisa in due dalla svolta religiosa. Che lo portò a vagheggiare un ruolo ufficiale in Cappella Sistina, vicino a Pio IX.

ALBUM (Gian Paolo Minardi e Mauro Balestrazzi)
Horszowski, il pianista infinito. Alla Casa della Musica di Parma una mostra illumina la vita centenaria di “Miecio”, spalmata idealmente su tre secoli: allievo di Leshetizky, amico di Toscanini, faro e ispiratore per virtuosi come Lupu e Perahia.

REPORTAGE (Luca Baccolini)
A Budapest si è festeggiato l'80° compleanno dell'Orchestra Sinfonica della Radio Ungherese, fondata in piena seconda guerra mondiale dal grande pianista Dohnány. Ora la guida il primo direttore principale italiano della sua storia: Riccardo Frizza.

AUDIOVISIONI (Francesco Leprino)
Nel film “Persona” due identità femminili entrano in contatto fino a sovrapporsi e a sostituirsi. La musica, per Ingmar Bergman, assume un ruolo centrale nella rottura della comunicazione fra le due protagoniste.

RUBRICHE
Appuntamenti, concerti e spettacoli fino al 15 febbraio 2024: Michele Gamba e Damiano Michieletto portano alla Scala la prima Médée (in francese) di Cherubini; l'Opera di Roma accosta Puccini e Ravel nel “Trittico ricomposto”; Bolzano presenta una nuova opera sugli effetti collaterali del turismo. La musica su radio e web: su Radio 3 il nuovo “Simon Boccanegra” diretto da Lorenzo Viotti e messo in scena da Daniele Abbado; su Operavision “Valuska”, ultimo lavoro teatrale di Eotvos. La letteratura di Heimito von Doderer raccontata da Marcello Nardis. Le recensioni, rigorosamente dal vivo, dai più importanti palcoscenici italiani ed europei (tra cui i due “Don Carlo” di Milano e del circuito OperaLombardia, la “Turandot” di Napoli, la Trilogia di Ravenna Festival con il ritorno di Muti nella “Norma”, l'opera bio-pic su Edith Piaf del Carlo Felice ed “Elektra” alla Wiener Staatsoper) firmate dai più autorevoli critici musicali, tra cui Andrea Estero, Elvio Giudici e Cesare Orselli.