Venezia nel Rinascimento
Nel libro
La città più cosmopolita e moderna dell´Europa cinquecentesca, Venezia, pullula di visitatori e mercanzie ed è capitale indiscussa dei nuovi media dell´epoca: i libri a stampa. Strumento musicale principale di allora era il liuto, al quale l´editoria veneziana dedicò numerose e fortunate pubblicazioni. Quei libri ci hanno tramandano fino a oggi i gusti musicali del cinquecento lagunare e internazionale, tradotti dal suono leggero e soave delle corde che, a Venezia più che altrove, ammaliavano ascoltatori provenienti da ogni dove.
Nel cd
Francesco Spinacino, Joan Ambrosio Dalza, Vincenzo Capirola, Filippo Azzaiolo fino a Vincenzo Galilei e Francesco da Milano. Sono gli autori dei Recercare, Saltarelli e Pavane per liuto stampati a Venezia nel Cinquecento e ora ritrovati da Massimo Lonardi, il più apprezzato liutista italiano di oggi.
Mantova e Ferrara capitali del rinascimento
Nel libro
Ferrara, Mantova, Modena e Verona, gli Este e i Gonzaga, le ultime propaggini di una delle stagioni più floride del mecenatismo italiano. In musica, mentre stanno per avviarsi le sperimentazioni del recitar cantando e del teatro d´opera dei primordi, la forma preferita è il madrigale: a praticarla i maestri della polifonia italiana settentrionale: da Marenzio a Ingegneri, da Gabrieli a Ruffo, insieme agli ultimi oltremontani Lasso e de Monte, che scrivono per il diletto e le virtù di una soave cantatrice.
Nel cd inedito
Per celebrare le virtù vocali di Laura Peperara, cantatrice mantova in forza al “Concerto delle dame” ferrarese, l’Accademia filarmonica di Verona commissionò ai migliori compositori dell’epoca una raccolta di madrigali. Così Marenzio, Merulo, Gabriele, Orlando di Lasso e Orazio Vecchi, tra gli altri, firmarono composizioni per una “polifonia femminile” ricca di allusioni alle figure del “lauro” o de “l’aura”, secondo una raffinata ricerca di corrispondenze poetico-musicali. La restituisce l’ensemble italiano del Canto di Orfeo, specializzato in polifonia rinascimentale, diretto da Gianluca Capuano.