Nel libro
Ferrara, Mantova, Modena e Verona, gli Este e i Gonzaga, le ultime propaggini di una delle stagioni più floride del mecenatismo italiano. In musica, mentre stanno per avviarsi le sperimentazioni del recitar cantando e del teatro d´opera dei primordi, la forma preferita è il madrigale: a praticarla i maestri della polifonia italiana settentrionale: da Marenzio a Ingegneri, da Gabrieli a Ruffo, insieme agli ultimi oltremontani Lasso e de Monte, che scrivono per il diletto e le virtù di una soave cantatrice.
Nel cd inedito
Per celebrare le virtù vocali di Laura Peperara, cantatrice mantova in forza al “Concerto delle dame” ferrarese, l’Accademia filarmonica di Verona commissionò ai migliori compositori dell’epoca una raccolta di madrigali. Così Marenzio, Merulo, Gabriele, Orlando di Lasso e Orazio Vecchi, tra gli altri, firmarono composizioni per una “polifonia femminile” ricca di allusioni alle figure del “lauro” o de “l’aura”, secondo una raffinata ricerca di corrispondenze poetico-musicali. La restituisce l’ensemble italiano del Canto di Orfeo, specializzato in polifonia rinascimentale, diretto da Gianluca Capuano.