Nel libro
Salisburgo città mozartiana per antonomasia, qui fotografata nell’età dei Lumi, offre l´occasione di parlare della musica da camera per archi e fiati del maestro di cappella mantovano Luigi Gatti, di stanza a Salisburgo a suscitare le invidie di Mozart padre, Leopold, insieme a quelle di Wolfgang Amadé. Mozart senior e junior sono qui a far da prezioso vocabolario italiano/tedesco - tedesco/italiano. E nell´epoca in cui tutta l´arte musicale è intenta a cantare, il violino non è l´unico complice nell´imitare la voce umana: l´elegantissime scritture di Gatti e di Mozart contemplano anche l´oboe in un dialogo alla pari con gli archi. Questo raffinatissimo laboratorio musicale si svolge sotto i vigili occhi di Hieronymus von Colloredo, arcivescovo illuminista di Salisburgo, intellettuale e aristocratico, di casato italiano e tedesco insieme, che è l´incarnazione dell´incontro tra le due culture.
Nel cd
La musica da camera per archi e fiati di Luigi Gatti (Quartetto in do maggiore per oboe, violino, viola e violoncello; Settimino concertante in fa maggiore per oboe, 2 corni, violino, violoncello e contrabbasso) e di Wolfgang Amadé Mozart (Divertimento KV131 in re maggiore per flauto, oboe, 4 corni, 2 violini, 2 viole e basso) eseguiti dall´Ensemble Zefiro, Alfredo Bernardini oboe e direzione.