297 Febbraio 2024

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Il borghese gentiluomo nei secoli: le musiche di scena di Jean-Baptiste Lully e di Richard Strauss eseguite dalla Norwegian Chamber Orchestra diretta da Terje Tønnesen

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NEL CD ALLEGATO
“Il borghese gentiluomo” nei secoli: le musiche di scena di Jean-Baptiste Lully e di Richard Strauss eseguite dalla Norwegian Chamber Orchestra diretta da Terje Tønnesen.

NELL'ALBUM DIGITALE
L'arte di Georg Solti nelle due “Quinte” di Ciaikovskij e Beethoven.

NELLA RIVISTA

ANNIVERSARI (Luca Baccolini)
Settant’anni fa nasceva la televisione italiana. Attenta, sin da subito, a programmare opere e concerti, oggi pressoché assenti dal palinsesto generalista. Storia di un declino cominciato a metà degli anni Settanta e alimentato da due nemici “imbattibili”: l’Auditel e la concorrenza delle tv commerciali. Con un'intervista a Francesca Nesler, responsabile della musica classica per Rai Cultura, che racconta il dietro le quinte delle produzioni televisive.

ANTICIPAZIONI (Fred Gaisberg)
Nel suo libro “La musica che gira”, appena ritradotto, il pioniere dei discografici Fred Gaisberg racconta senza filtri i grandi miti della direzione del Novecento, visti da vicino. Tra pregi, difetti e vendette degli orchestrali.

FIGURE (Luca Baccolini)
Istituzionalizzato all’estero, pionieristico in Italia: il ruolo del Dramaturg si sta affermando anche nel nostro paese. Come dimostra il caso “Médée” alla Scala. Ecco una guida completa per capire chi è, cosa fa, e cosa non deve fare, il principale alleato del regista.

PUCCINI100 (Luca Baccolini)
Prosegue il viaggio pucciniano nel centenario della scomparsa. Sonya Yoncheva lo racconta in chiave femminile: “Puccini ha portato la donna verso una nuova maturità operistica”. E per il futuro, dopo Manon, Mimì, Tosca e Butterfly, il grande soprano bulgaro prenota “Suor Angelica”.

INTERSEZIONI (Guido Giannuzzi)
Con i suoi poemi, e con l'esempio della sua vita avventurosa, George Byron ha dato carburante agli ideali ottocenteschi. Rossini e Beethoven, Liszt e Ciaikovskij: tutti stregati dal poeta errabondo morto 200 anni fa.

IL CD ALLEGATO (Angela Romagnoli)
Senti che stoccata. Assieme a musica, danza e filosofia, anche la scherma faceva parte del bagaglio culturale delle classi più elevate. Praticata da molti musicisti, da Tartini a Handel, trova la sua “consacrazione” nelle scene del “Borghese gentiluomo”.

ALBUM (Paolo Locatelli)
Negli studi Decca Georg Solti non aveva rivali. Il direttore ungherese possedeva un naturale istinto cinematografico, che gli consentiva di costruire “pellicole” musicali dirompenti. Capaci di scardinare anche le abitudini più granitiche delle orchestre.

MOSTRE (Elisabetta Fava)
Quando arte visiva e musicale parlavano la stessa lingua. All’Accademia Carrara di Bergamo l’800 operistico si rivive attraverso le opere dei pittori italiani.

DESTINAZIONI (Andrea Estero)
Nelle incantevoli chiese di Gstaad, tra le montagne dell’Oberland bernese, il Festival “Les Sommets Musicaux” offre un’alternativa alle piste poco imbiancate, con una pluralità di concerti sotto una guida d'eccezione: il violinista Renaud Capuçon.

AUDIOVISIONI (Francesco Leprino)
Nel 1949 Norman McLaren ebbe l'idea di dipingere colori, forme e trasformazioni della musica agendo direttamente sulla pellicola. Il risultato fu una straordinaria interpretazione sinestetica in chiave jazz.

RUBRICHE
Appuntamenti, concerti e spettacoli fino al 15 marzo 2024: la “Salome” in chiave fetish secondo Barrie Kosky all'Opera di Roma; la rara “Maria egiziaca” di Respighi al Malibran di Venezia per la Fenice; i 50 anni della Hong-Kong Philharmonic festeggiati al Parco della Musica e il debutto di Daniele Gatti nel “Don Pasquale” fiorentino. La musica su radio e web: su Rai5 le “lezioni” abbadiane di Santa Cecilia; su Operavision “Il diavolo che canta”, capolavoro censurato di Franz Schreker. La musica nella letteratura di Herman Hesse raccontata da Marcello Nardis in “Note d'autore”. “L'orecchio di Proteo”: l'incompatibilità tra tempo empirico e tempo musicale spiegata da Carlo Alessandro Landini. Le recensioni, rigorosamente dal vivo, dai più importanti palcoscenici italiani ed europei (tra cui “Médée” alla Scala, “Prometeo” a Venezia, “Jenufa” a Londra e il raro “Roi d'Ys” a Budapest) firmate dai più autorevoli critici musicali, tra cui Andrea Estero, Elvio Giudici e Cesare Orselli.