Il gioco dell’Opera

L'invenzione è di un tenore: i partecipanti diventano impresari

il_gioco_dell'operaUnendo la passione per il gioco a quella per la lirica, il tenore Simone Tansini, 38 anni, piacentino, ha inventato “Sipario”, un gioco di società che permette ai partecipanti di calarsi nei panni dell’impresario che mette l’ultima parola sugli allestimenti, sfida la concorrenza a suon di colpi più o meno bassi per far trionfare il titolo scelto. Nel corso della “partita” sono previste varie mosse a tema: l’azione della claque, il boato del loggione che contesta, la stecca clamorosa del tenore e perfino il temutissimo virus intestinale da rappresentazione, quello che si abbatte puntuale come un orologio svizzero a pochi minuti dall’inizio della rappresentazione.
Secondo Tansini (diplomato in flauto prima di passare alla lirica) “si tratta anche di un modo per avvicinare chi ritiene l’opera uno spettacolo noioso, o perché non la conosce o perché si sente escluso dal teatro musicale”.
L’idea gli è venuta un giorno, mentre provava L’Italiana in Algeri, quando una giovane comparsa si è avvicinata e gli ha confessato quanto trovasse divertente lavorare in teatro. E così al tenore è venuto in mente di inventare qualcosa che facesse crescere nella gente comune la passione per il melodramma. E siccome “Sipario” è fatto per entrare in confidenza con l’opera, ai giocatori non sono richieste conoscenze specifiche. Quaranta i titoli previsti, da Bellini, Donizetti, Verdi fino a Mozart e Wagner.


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299 Aprile 2024
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