Beethoven Kreutzer, Ries – Sonate per violino e pianoforte

Beethoven Kreutzer, Ries - Sonate per violino e pianoforte

Sonate per violino e pianoforte 
violino Davide Amodio
pianoforte Edoardo Torbianelli
cd Phaedra 292214

A cavaliere fra Sette e Ottocento, il repertorio violinistico fu dominio incontrastato del francese Rodolphe Kreutzer (1766-1831), che come tutti i virtuosi dell’epoca fu anche buon compositore, segnatamente per il suo strumento. Calzante quindi il titolo “Kreutzer Time” dell’eccitante cd con tre sonate per violino e pianoforte: di Beethoven, dell’amico e allievo Ferdinand Ries, e di Kreutzer. L’entusiasmo per quest’esecuzione è concentrato essenzialmente sulla celeberrima Sonata n.9 di Beethoven, la cui dedica originaria, in italiano, suona “Sonata mulattica composta per il mulatto Brischdauer, gran pazzo e compositore mulattico”:  Brischdauer o Bursch erano i nomi confidenziali con cui il compositore chiamava George August Polgreen Bridgetower, giovane, fascinoso e valentissimo violinista d’origine caraibica col quale eseguì il pezzo per la prima volta a Vienna nel 1803; i loro rapporti – per motivi mai chiariti – si guastarono e la dedica fu trasferita a Kreutzer. La stupefacente, inattesa originalità della lettura è spiegata nell’introduzione dallo stesso Amodio che si chiede se abbia oggi un senso il continuare a registrare la Kreutzer, per la quale – come per tante altre musiche – ci si limita in realtà a officiare un rito, seguendo una tradizione interpretativa stratificata da interpretazioni illustri che hanno fatto scuola dettando addirittura legge nelle diteggiature e nelle arcate. Con i loro strumenti d’epoca, dai quali ricavano meravigliosi colori, il violinista napoletano (veneziano d’adozione) e il pianista triestino abbandonano il rito, e ci regalano una lettura brillante e vitalissima, di grande scioltezza e galanteria: di sorprendente novità, ma anche d’intrigante fascino.


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