Hurel Traits

violoncello Alexis Descharmes
violino Alexandra Greffin-Klein
soprano Elise Chauvin
fisarmonica Pascal Contet
ensemble Court-circuit
direttore Jean Deroyer
cd Motus M215009

 

hurel-motus

Allievo di Ivo Malec et Betsy Jolas, pensionnaire a Villa Medici negli anni Ottanta, professore di composizione al Conservatorio di Lione, Philippe Hurel ha ottenuto anche recentemente un grande successo operistico con Les pigeons d’argile, messo in scena a Toulouse. Questo cd monografico svela il carattere estroverso della sua musica, piena di energia, esuberante, carica anche di tensioni e di tormenti espressionistici, ma con un eloquio narrativo che rapisce all’ascolto. Traits è un ciclo composto da tre ampi lavori, per violoncello solo (D’un Trait, del 2008), per violino solo (Trait, del 2014) e per violino e violoncello (Trait d’union, del 2013), che si sviluppano da una cellula minima, sfruttano le diverse possibilità esecutive degli archi, generano una materia sonora frenetica, violenta, caratterizzata da un teso virtuosismo, affrontato con grande bravura e autentico coinvolgimento da Alexis Descharmes e Alexandra Greffin-Klein, capaci di fondere i timbri dei loro strumenti in Trait d’union. Un capolavoro di invenzioni timbriche è Cantus (2006), ampio lavoro per soprano e sei strumenti, dove la voce (lieve e precisa di Elise Chauvin) intona un testo scritto dallo stesso compositore, che descrive i processi musicali come una sorta di “istruzioni per l’uso”: una musica che ribolle di gesti strumentali fiammeggianti, strutture spigolose, vortici avvolgenti, resi magnificamente dall’esecuzione dell’ensemble Court-Circuit. Completa il cd Plein-Jeu (2000) per fisarmonica e elettronica, dove la parte registrata (realizzata al Cirm) prolunga e amplia lo spettro sonoro della fisarmonica di Pascal Contet, trasformandolo in un grande organo virtuale, pieno di bagliori metallici e sinistri.
Gianluigi Mattietti

 

 

 


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