Glass Another Look

ensemble Les Métaboles
direttore Léo Warynski
cd b.records LMB073

L’intestazione è infedele. Diciamo incompleta: manca un autore. Non c’è solo la musica di Philip Glass, qui, ovvero i circa cinquanta minuti della Another Look at Harmony-Part IV, ma anche i poco meno di nove minuti del Canone a 16 all’unisono di Andrea Basily (1706-1777), anzi Basili (era nato a Città della Pieve). E allora? Léo Warynski è un gran musicista; per i cent’anni dalla nascita di Pierre Boulez ha girato boulezianamente l’Europa con l’Ensemble Intercontemporain, con cui ha un rapporto stretto. Ha toccato anche la Scala per Milano Musica con un programma Filidei di rara bellezza e intelligenza. Chi l’ha sentito può orientarsi su questo disco perché sa, chi non l’ha sentito può farlo sulla fiducia. Quei nove minuti di un compositore praticamente sconosciuto sono la chiave musicologica del programma, il tocco di genio che dà a un classico del minimalismo la prospettiva che coglie di sorpresa.
Dopo aver ascoltato (con attenzione, con fastidio, con noia, fate voi) le meccaniche combinazioni di voci e organo dell’Altro Sguardo sull’Armonia, il salto nel Canone di Basili non è affatto un salto. Gli strumenti linguistici usati dall’influente compositore americano del Novecento- Duemila e dallo sconosciuto maestro italiano del primo Settecento si assomigliano.
Il senso di movimento ritmico apparente e di fissità armonica reale sono gli stessi. Warynski, che li consce e li domina entrambi, ne fa sintesi: grazie al confronto diretto e alla qualità del suo gruppo vocale, Lés Métaboles, proietta sulla Another Look at Harmony colori e “intenzioni” che si distaccano dalle consuete esecuzioni geometricomatematiche. Con un Altro Sguardo le relazioni storiche tolgono il velo. Ricordando che anche il minimalismo non è un bambino: Another Look at Harmony è del 1975.
Carlo Maria Cella


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318 Novembre 2025
Classic Voice