Aa.Vv. Abracadabra

pianoforte Beatrice Berrut
cd La dolce volta

Intere generazioni (compresa la mia) sono cresciute con Fantasia di Walt Disney, un capolavoro in grado di coniugare musica classica e cartoni animati. Personalmente (e sono certo di non essere il solo), quando ripercorro quegli anni, ricordo che la scena più amata era quella di Topolino apprendista stregone che animava scope e secchielli sulle note di Dukas. Una fascinazione che probabilmente ho in comune con Beatrice Berrut, pianista svizzera, che ha approntato una splendente trascrizione pianistica de L’Apprenti sorcier posta in apertura di questo disco. L’efficace titolo della produzione di La dolce volta, Abracadabra, non lascia spazio a fraintendimenti: musica magica, fantastica, legata al mondo del sogno e della fiaba. Ci sono innanzitutto i classici: Danse Macabre di Saint-Saëns nella trascrizione di Liszt, L’uccello di fuoco di Stravinskij in versione Agosti, la Concert Paraphrase on “The Sleeping Beauty”, ovvero La bella addormentata di Ciaikovskij rielaborata da Paul Pabst. C’è poi la filmografia animata di sessant’anni fa e di oggi: Higitus Figitus da La spada nella roccia e Hedwig’s Theme da Harry Potter, entrambi, di nuovo nella trascrizione di Beatrice Berrut, trascrizioni che confermano tutta l’abilità coloristica della pianista già saggiata in Dukas. Infine, Berrut compare anche come compositrice con il suo Untold Tales, tre delicate e bellissime “storie non raccontate” (Caring Step-mother, Bipolar Mermaid e She didn’t wait for his kiss to wake up) nelle quali, come in Liszt, Berrut diventa narratrice al pianoforte lasciando “magicamente” la raffigurazione della trama all’ascoltatore e alla sua immaginazione.
Mattia Rossi


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317 Ottobre 2025
Classic Voice