Bach The First Cantata Year vol. 6

ensemble Gaechinger Cantorey
direttore Hans-Christoph Rademann
2 cd Hänssler Classic 23030

È risaputo e anche un po’ abusato il concetto che i classici permettano di ritrovare in essi valori sempre nuovi, certezza che però li lascia ultimamente alla mercé di mestieranti dell’arte che, con poche o punte idee, si piccano di riscriverli cercando d’illuminare se stessi con qualche lumicino di riflesso. Poi ci sono le istituzioni – come i Gaechinger Cantorey – e le persone – come Hans- Christoph Rademann – che hanno l’onestà e anche il coraggio anticonformista di restare aderenti alla musica, senza clamore né aspettative messianiche né presunzioni di volgarizzamento, tornando per l’ennesima volta alla produzione vocale sacra di Bach. Qui però, all’aggettivo “ennesima” (che va inteso come sinonimo dell’avverbio “dopo”: dopo Harnoncourt, dopo Koopman, dopo Gardiner, dopo Rifkin, dopo Suzuki) pertiene lo speciale valore di ripresentare musica che ha senso soltanto se la si pratica con ripetuta assiduità e, nel caso di Rademann, “ridonandocela” senza alcuna prosopopea di clamore, di evento. Nei due dischi del sesto volume con cui sta procedendo la registrazione si trovano il Magnificat Bwv 243 e le Cantate Bwv 40, 64, 190, 153 e 65 eseguite iuxta propria principia, cioè con incedere nobile e mai affrettato, con voci capaci ed eufoniche, con accompagnamenti ricchi ma non debordanti. Per tutti sia augurio e simbolo del perché esistiamo l’incipit della cantata Bwv 190 “Singet dem Herrn ein neues Lied” (“Cantiamo a Dio un canto nuovo”, ispirato al Salmo 95): lo abbiamo già ascoltato centinaia di volte ma quel che ha da dire continua a dirlo con la stessa forza gentile.
Carlo Fiore


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316 Settembre 2025
Classic Voice