direttore Paavo Järvi orchestra Tonhalle-Orchester Zürich cd Alpha Classics
La nuova integrale delle sinfonie di Bruckner che Alpha Classics ha affidato a Paavo Järvi, autore già di un ciclo completo ai tempi dell’hr-Sinfonieorchester di Francoforte, conferma, con la Nona Sinfonia che si accoda alle precedenti Settima e Ottava, di avere un’identità ben precisa. Il che è un indiscutibile pregio, tanto più che la prospettiva che Järvi offre del panorama bruckneriano è intellettualmente avvincente e densa di spunti interessanti, ancorché, a gusto di chi scrive, non esente da difetti. Järvi approccia alla materia con un’attenzione spasmodica alla cellula musicale e al minuscolo dettaglio, esposto a costo di frammentare continuamente il legato musicale.
Ogni indicazione è posta sotto la lente d’ingrandimento, così lo spiccato diventa spiccatissimo, i contrasti dinamici e di spessore sono spinti all’estremo, legato e morbidezza, magari per lo spazio di poche note, addolciti fino allo spasimo.
Ne sortisce un incedere singhiozzante e anticlimatico cui concorrono le scelte delle successioni negli stacchi, recise di netto, e la sistematica rinuncia al legato “organistico” che spesso viene applicato a tappeto su questo repertorio specifico. L’esito tuttavia convince a metà, perché sì, il direttore espone con rara chiarezza passaggi della scrittura che in genere passano in secondo piano, anche grazie alla capacità di alleggerire a dimensioni cameristiche il suono dell’ottima Tonhalle- Orchester, ma d’altro si incaglia nel classico spauracchio della farraginosità del prodotto da studio discografico.
Paolo Locatelli