Fleeting Castles

chitarra Sébastien Llinares
cd Alpha 1063

Come accade già da anni sugli scaffali di alcuni grandi negozi, l’appellativo “classica” ha inglobato alcuni titoli e autori del Novecento che per rilevanza storica o per notorietà continuano a essere amati dal pubblico: così Jimi Hendrix può stare accanto a Leonard Bernstein (d’altro canto il genio della chitarra già stava di casa a Londra accanto a quella abitata da Händel), George Gershwin accanto a Leonard Cohen: complessità, impegno, contesto sono temi che l’intrattenimento può sospendere, tanto più che a inframmezzare questi e altri autori (anche Heitor Villa-Lobos, tutto sommato, è un classico), figurano pagine originali del loro arrangiatore ed esecutore, il chitarrista Sébastien Llinares. Il musicista, nel presentare il proprio autoritratto musicale, usa i motivi “classici” sì come motivi memorabili ma anche come pretesti per declinare il proprio paradigma di gesti strumentali e tecniche preferite, che lo qualificano come professionista di solida preparazione ancorché ondivago (sia fra gli arrangiatori sia fra i virtuosi la chitarra è diventata “classica” grazie a esempi ben più eclatanti e funambolici: da Roland Dyens ad Aniello Desiderio).
Carlo Fiore


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