Viardot – Mélodies

mezzosoprano Marina Comparato
pianoforte Elisa Triulzi
cd Brilliant 94615                                                        
prezzo € 6,80

Viardot-brillant

Personaggio di avvolgente fascino quello incarnato da Pauline Viardot, presenza raffinata entro l’intarsio artistico-mondano dell’Ottocento, secolo peraltro da lei superato essendo scomparsa alle soglie dei novant’anni nel 1910. Figlia del celebre tenore Manuel Garcia, sorella di Maria Malibran, (che invece non toccherà i trent’anni), allieva per il pianoforte del giovane Liszt, amica della Sand che la “ritrarrà” nel suo romanzo Consuelo, quindi di Chopin. Alla carriera di pianista – terrà concerti a quattro mani anche con Clara Schumann – seguirà quella ben più fortunata di cantante, ammirata dai maggiori compositori che scrissero appositamente per lei, da Meyerbeer a Gounod, da Berlioz che riadattò alla sua voce l’Orfeo di Gluck a Saint-Saëns che le dedicherà Samson et Dalila. Fortunatissimo infatti il suo cammino attraverso le scene dopo il debutto londinese, a diciotto anni, e dopo l’entusiasmo destato dalla sua interpretazione di Desdemona nell’Otello di Rossini, di cui apparirà come interprete di riferimento. Sposata con Louis Viardot, direttore del Théâtre des Italiens, diventerà una stella dei più prestigiosi teatri europei. Compositrice non occasionale, anche, autrice di molte liriche da camera ma pure diverse operette su libretti di Turgenev, al quale fu legata da una lunga devota amicizia. Il disco realizzato con bella misura da Marina Comparato e da Elisa Triulzi offre un piccolo ma significativo spaccato delle qualità compositive della Viardot, pagine di gusto raffinato nella varietà di movenze quelle riunite nell’Album de Chant pour 1850 dove il profilo della vocalità si intreccia entro un tessuto musicale ricco di sottigliezze. Particolarmente suggestive le dodici Mazurche di Chopin riadattate come liriche da camera dalla Viardot, con un garbo che rende meno rischioso “l’inquinamento”, facendo pensare piuttosto alle Melodie polacche dell’op. 74; come in effetti pensò Cortot leggendo la lettera in cui Chopin riferiva dei suoi concerti londinesi: “Ho anche rivisto la signora Viardot, tanto simpatica qui. Ha avuto la delicatezza di cantare a teatro, nel suo concerto le mie Mazurche senza che glielo abbia chiesto”. Ipotesi quella di Cortot smentita dal programma del concerto del 7 luglio 1848 in casa di Lord Falmouth che vedeva impegnati lo stesso Chopzurche senza che glielo abbia chiesto”. Ipotesi quella di Cortot smentita dal programma del concerto del 7 luglio 1848 in casa di Lord Falmouth che vedeva impegnati lo stesso Chopzurche senza che glielo abbia chiesto”. Ipotesi quella di Cortot smentita dal programma del concerto del 7 luglio 1848 in casa di Lord Falmouth che vedeva impegnati lo stesso Chopzurche senza che glielo abbia chiesto”. Ipotesi quella di Cortot smentita dal programma del concerto del 7 luglio 1848 in casa di Lord Falmouth che vedeva impegnati lo stesso Chopin in alcune sue composizioni e appunto la Viardot che insieme ad un’aria di Beethoven e di Rossini presentò alcune Mazurkas de Chopin arrangées par M.me Viardot Garcia. Consuetudine corrente, del resto, questa di adattare alla voce pagine strumentali, come conferma il disco nel proporre, sempre nella versione Viardot, la deliziosa Canzonetta tratta da un noto Quartetto di Haydn.
Gian Paolo Minardi

 

 

 

 

 

 

 


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298 Marzo 2024
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