Eero Tarasti – I segni della musica

Eero Tarasti - I segni della musica

editore Ricordi

a cura di Paolo Rosato
pagine 357   

Per un ripasso dei principali concetti della semiotica applicata alla musica si consiglia il volume di Tarasti, pubblicato a Berlino nel 2002 e integrato con nuovi capitoli in occasione di questa traduzione italiana. Per ripercorrere i passaggi che hanno mandato in soffitta il secolare teorema dell’asemanticità dei suoni (“forme sonore in movimento” prive di significato, secondo Eduard Hanslick). Ma anche per ribadire le diversità rispetto al processo di significazione tipico del linguaggio verbale. I suoni non significano qualcosa in maniera univoca, come i segnali stradali. Ecco quindi la ricchezza profilata da Tarasti nella “semiotica esistenziale”, che studia i segni nel loro movimento, senza prescindere dalla dimensione temporale. Come nel caso della semiotica dell’improvvisazione che – insieme a quella della luce e delle sinestesie – è una delle prospettive più nuove e intriganti discusse nel volume.
Andrea Estero


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299 Aprile 2024
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