VIOLA BASTARDA Paolo Biordi CLAVICEMBALO Andrea Perugi CD Dynamic 8045
Strumento di taglio intermedio tra tenore e basso, la “viola bastarda” è documentata in trattati e iconografie sufficienti da poterne ricostruire esemplari e ha un repertorio che permette di riesumare figure pochissimo note, come quella di Vincenzo Bonizzi, musico attivo all’inizio del Seicento presso la corte ferrarese di Alfonso d’Este e Margherita Gonzaga. Biordi e Perugi, strumentisti di lunga esperienza, ne raccolgono la produzione per viola bastarda e basso continuo, consistente in versioni “passeggiate” (cioè arrangiamenti strumentali) di composizioni vocali precedenti, che documentano un gusto radicato nella “musica antica” (che all’epoca era quella dei decenni immediatamente precedenti) con una certa preferenza per una celebrità come Cipriano de Rore. Cifra stilistica evidente, l’impegno nel concepire i brani come “studio dilettevole” per intenditori di musica, con pochissime concessioni al dramma e all’estroversione: aspetto che è la musica stessa a suggerire, essendo legata a un contesto di fruizione completamente diverso – perché riservato ed esclusivo – dai concetti odierni di pubblico e di edonismo.
CARLO FIORE