Senso all'Opera

E il Massimo festeggia anche l'attivo di bilancio

Senso allOpera  Senso, il film diretto da Luchino Visconti, diventa un’opera. E inaugura la prossima stagione del Massimo di Palermo. Ecco il modo di celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia della Fondazione lirica siciliana. Che festeggia però anche un altro traguardo: il quinto bilancio consecutivo in attivo. Pura controtendenza rispetto all’andamento delle altre consorelle (non tutte, ovviamente). Aggravato dalle conseguenze imminenti della nuova legge sul comparto firmata dal Ministro Bondi. Così sottraendo ai finanziamenti (nazionali e "locali"), vendita biglietti, sponsor  le spese di produzione restano quasi 2 milioni di euro nelle tasche del Massimo. Dall’analisi della gestione degli ultimi nove anni (2001-2009) spicca l’aumento delle serate di opere e balletti (da 89 del 2001 a 115 nel 2009) cui segue anche un aumento degli spettatori da 90.568 (nel 2001) a 104.947 (nel 2009). Fra gli dati rilevanti il raffronto dei risultati di utile raggiunti nel 2009 con la situazione del 2002, quando i costi di produzione superavano i 54 milioni di euro con una perdita di oltre 13 milioni. «Tutti questi dati illustrano meglio di qualunque discorso l’intervento gestionale realizzato: oggi, a parità di entrate, il Teatro Massimo produce più spettacoli spendendo molti milioni di euro in meno per i costi di produzione, quindi risparmiando e utilizzando meglio i soldi dei contribuenti» – ha sottolineato il sovrintendente Antonio Cognata – «E a giudicare dalla risposta di pubblico e della stessa critica specializzata, non si tratta certo di spettacoli di minore “qualità”. Lo prova anche il fatto che negli ultimi anni il Massimo ha realizzato numerose coproduzioni con teatri internazionali,  è stato invitato a effettuare due prestigiose tournée (le prime dopo oltre 40 anni), portando le sue produzioni operistiche in Giappone nel 2007 e al Festival di Savonlinna nel 2009. Inoltre per lo spettacolo “Bianco Rosso e Verdi” abbiamo ricevuto il Premio Abbiati della Critica Musicale italiana quale migliore iniziativa del 2009».

E nella nuova stagione, da gennaio 2011? Oltre al risorgimentale titolo d’apertura, composto per l’occasione da Marco Tutino si segnalano l’arrivo di Calixto Bieito, l’enfant terrible della regia catalana, per una nuova produzione di Carmen (coproduzione Liceu di Barcellona e Regio di Torino); The Greek Passion, affascinante affresco corale di sensualità e fede, capolavoro del musicista boemo Bohuslav Martinů su libretto proprio ispirato a una novella di Nikos Kazantzakis; e Help, Help, The Globolinks! umoristica e grottesca “invasione aliena” nata dalla mente di Gian Carlo Menotti, compositore di cui ricorrono i 100 anni della nascita. Non mancano, per la gioia degli abbonati più tradizionalisti, i titoli del grande repertorio: Lucia di Lammermoor, Turandot, Gioconda, Tosca e Trovatore: altro omaggio alla gloriosa storia operistica nazionale. (6 agosto 2010)

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