violino Dalia Dedinskaite violoncello Gleb Pysniak direttore Vaclovas Augustinas coro Vilnius Municipal cd Stradivarius 37322

Già il titolo indicativo del programma musicale di questa registrazione Stradivarius (scelte editoriali mai scontate) ci introduce nell’atmosfera sonora baltica: musica sacra per violino, violoncello e coro. E subito pensi ad Arvo Pärt, il capostipite e il patriarca della composizione di quella regione nordorientale del nostro continente. Non casualmente accosto la produzione sonora, così come l’arte in generale, al contesto geografico o, se vogliamo, ambientale che alle volte conta anche più di quello storico se facciamo riferimento all’ispirazione e alla creatività umana. La regione del mar Baltico fa pensare a orizzonti senza confini, spazi immensi dove cielo e terra si interconnettono senza soluzione di continuità. Dove materia e spirito si congiungono attraverso una sorta di ponte virtuale fatto di atmosfere boreali e costruzioni oniriche. Un po’ come l’immagine della copertina del cd: colore tenue virato marroncino fagocitato, o meglio, assorbito dal bianco; legno incurvato (un ponte, appunto) probabilmente abbandonato dai marosi nordici su una spiaggia altrettanto opalescente. Simbolo di collegamento tra materico e infinito. E le musiche che ascoltiamo (e consigliamo) in questo disco ci immergono in questo clima affascinante e al tempo stesso circospetto. Del resto tanta musica del grande Arvo (che anche qui non poteva mancare almeno con un brano: Da pacem Domine) ci aveva “educato” a questa immersione onirico-spirituale. Così anche le altre sei composizioni di autori diversi seguono coerentemente questo itinerario sonoro che appare in tutta la sua originalità nel panorama musicale europeo.
Gli stessi titoli d’opera sono esplicativi: Plainscapes di Peteris Vasks; Dialogue di Anatolijus Senderovas; Ave Maria di Jurgis Jouzapaitis; Serenity di Ola Gjeilo; Svyati di John Tavener e Melody di Myroslav Skoryk. L’esecuzione è semplicemente sublime. Il Coro municipale di Vilnius mostra preparazione meticolosa, impostazione vocale accuratissima, intensità di lettura e di fraseggio esemplare.
La sua guida Vaclovas Augustinas appare sostenuto da una musicalità talentuosa che modella e plasma in suono purissimo e adamantino ogni notazione e trama compositiva. Dal canto loro i due solisti Delia Dedinskaite al violino e Gleb Pysniak al violoncello interloquiscono con delicatezza timbrica e nobile fraseggio.
Antonio Brena



