pianoforte Daniel Barenboim
orchestra Staatskapelle Berlin
direttore Andris Nelsons
cd Dg 477 9520
Al contrario di molti artisti per i quali le registrazioni discografiche toglievano una certa parte di quel “thrilling” che poteva essere colto soltanto nel momento della performance davanti al pubblico, nel caso di Barenboim il prodotto derivante da una meditata seduta in sala di incisione aggiunge valore all’intuizione interpretativa, che nel caso del concerto pubblico spesso non è sorretta da un proporzionale risultato in termini di sintonia con l’orchestra e di pulizia del gioco pianistico, difetti dovuti per lo più alla frenetica attività del pianista-direttore-organizzatore. Anche in questo caso la musicalità del pianista argentino (ma chi è più cosmopolita di lui ?) viene colta in tutta la sua straordinaria estensione, come se i notissimi concerti chopiniani venissero eseguiti secondo una prospettiva del tutto nuova, che toglie loro la patina un poco accademica depositata in tanti anni di consuetudine esecutiva. Inutile sottolineare come il giovane Andris Nelsons segua in tutto e per tutto l’illustre collega con perfetta sintonia di intenti.
di Luca Chierici
