Corelli, Quentin Sonate per flauto

flauto Anna Besson
viola da gamba Myriam Rignol clavicembalo e organo Jean
Rondeau
cd Alpha 1022

I rapporti Italia-Francia sono sempre stati altalenanti e complessi anche in ambito culturale, dal momento che alla compattezza politica e identitaria d’Oltralpe ha corrisposto una maggior permeabilità ai modelli della Penisola di quanto sia accaduto in senso opposto. Fra i casi più fortunati figura il “fenomeno” Corelli, le cui Sonate per violino riscossero enorme apprezzamento dappertutto (isole britanniche comprese) tanto da annettere il loro autore nell’ideale Parnaso della musica europea, basti pensare all’Apotheose de Corelli di François Couperin del 1724, oppure alle Sonates à violon di Jean-Baptiste Quentin, apparse dal 1730 in tre libri.
Il trio Besson- Rignol-Rondeau propone un’antologia di queste ultime in alternanza ad altre di Corelli eseguendole però al flauto traverso anziché al violino e accentuando con questo – e con le inevitabili differenze gestuali e articolatorie che ne conseguono – la componente francese. Con un legno (più a suo agio nel gioco ornamentale che nella gamma dinamica), un arco e una tastiera è più complicato gestire l’insieme e il contrappunto di quanto accade quando gli archi sono due (violino e violoncello, per esempio) ma l’affiatamento dell’ensemble non viene mai a mancare, complice la “regia” che Rondeau guida dal suo leggio.
Carlo Fiore


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310 Marzo 2025
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