Lully Psyché

interpreti A. Bré, D. Cachet, C. Auvity, E. Lefebvre, R. Getchell, Z. Wilder, P. Estèphe
direttore Christophe Rousset
orchestra Les Talens Lyriques
2 cd Château de Versailles CVS086

Potrebbe essere una magnifica soap, la storia della genesi di quest’opera. Philippe Quinault, librettista di tutte le precedenti Tragédies en musique di Lully ormai Lully, nell’ultima loro collaborazione Isis aveva messo in scena Giunone soppiantata da Io nei favori di Giove, e tutta la corte aveva golosamente spettegolato ravvisando in questa la nuova amante reale Madame de Ludre e in quella la gran favorita del Re Sole, Madame de Montespan: che puntualmente fece fuoco e fiamme come una qualunque moglie tradita in luogo di amante per eccellenza, inducendo il re ad allontanarlo (per poco, poi ritornerà appena la suddetta Madame avrà perso la sua ascendenza).
Così, Lully si rivolse al fratello del sommo Pierre Corneille, Thomas, per una tragédie – lavoro quindi tutto cantato – che riduceva un precedente megalavoro di Molière e Pierre Corneille (1800 versi ridotti a 400) per il quale aveva steso la musica di scena: e così facendo, fu Molière a fare (invano) fuoco e fiamme. Il risultato fu comunque un ottimo libretto, ricco di almeno due personaggi a forti tinte (Venere e Psiche) nonché di situazioni – l’Ade, la costruzione del palazzo di Vulcano con impiego di martellar d’incudini prenibelungiche – pronube al trionfo delle apprezzatissime macchine sceniche: cose tutte che suggeriscono a Lully uno dei suoi lavori più vari, rutilanti e insomma riusciti. Rousset, all’undicesimo appuntamento col suo teatro e sempre alla guida della sua formidabile corazzata barocca Les Talens Lyriques, firma un capolavoro maiuscolo: scolpitura della lingua francese (qui inderogabile), ricchezza di contrasti, profluvi di colori, morbidezze e souplesse senza sosta consentono neppure un attimo di cedimento d’attenzione e coinvolgimento. Ambroisine Bré ha voce delicata e luminosa, linea di canto squisita, impagabile roullement delle erre: una Psyché incantevole.
Bénédicte Tauran scolpisce una Venus di formidabile caratura, quasi ispirata alla Fricka wagneriana nel suo magnifico scontro col marito Vulcain. Ma tutto il cast, dal primo all’ultimo, canta e accenta in modo eccezionale.
Elvio Giudici


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299 Aprile 2024
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