Mahler – Sinfonia n. 2 “Risurrezione”

solisti M. Stader, M. Forrester
direttore Bruno Walter
orchestra Filarmonica di New York
cd Music & Arts CD-1199 (reg. or. 1957)

Colla Seconda di Mahler usciamo dallo studio della Columbia Records ed entriamo al Carnegie Hall per l’ultimo concerto in abbonamento dell’81enne Walter colla New York (17 febbraio 1957; in seguito avrebbe ancora diretto l’orchestra in occasioni particolari o in sala d’incisione). Anche in questo caso esiste un’altra versione, quella ufficiale della Columbia, intrapresa tra il ’57 e il ’58: i tempi, data la vicinanza cronologica, sono pressoché sovrapponibili, ma in questa ripresa dal vivo di suono nitidissimo si avverte una maggiore urgenza espressiva, un’energia più diretta e direzionata. Chi volesse conoscere una lettura nuova e modernissima di Mahler non deve far altro che rivolgersi… al suo assistente storico, a Bruno Walter infine. Niente svenevolezze (i portamenti dei violini appena accennati nella Ripresa dell’Allegro maestoso) o retorica (crescendo al numero 16 dello stesso tempo, traccia 1, da 13’30’’, perorazione conclusiva, traccia 5, da 29’25, coll’accordo conclusivo davvero scharfabreissen, tagliato di netto); non un fortissimo che tracimi (sentire il Molto pesante che sigla la Steigerung appena citata, da 14’20 circa); chiarezza dei piani sonori (il “piano subito” all’inizio di primo e secondo movimento); niente indugi o fughe in avanti (Mahler raccomanda continuamente di “non correre”), ma una consequenzialità nella condotta ritmica, in grado di facilitare l’orientamento e la comprensione delle vaste (con Walter, mai caotiche) architetture mahleriane. E di nuovo, una sensazione impagabile di benessere per la naturalezza dell’afflato canoro, che emerge prepotente negli ultimi due pannelli, mercé anche l’apporto intenso, se non impeccabile, della Forrester e della Stader.

Jacopo Pellegrini


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299 Aprile 2024
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