Sostakovic – Sonata per viola Trascrizioni da op. 34 e 97

Sostakovic - Sonata per viola  Trascrizioni da op. 34 e 97

viola  Lawrence Power    
pianoforte Simon Crawford-Phillips 
cd Hyperion CDA67865

Sono molti ormai i solisti di viola che hanno registrato la Sonata di Sostakovic, come è naturale, dato che la sua ultima opera, finita nel luglio 1975 poco prima della morte (9 agosto), è subito entrata a far parte del repertorio violistico maggiore. Ma che cosa accostare a questo capolavoro, che dura mezz’ora? Una soluzione è passare dalla viola al violino (o viceversa) e interpretare un’altra sonata di Sostakovic (per esempio la vicina op. 134), come hanno fatto sia Isabelle van Keulen che Shlomo Mintz, oppure coinvolgere altri solisti, o inserire altre cose importanti della letteratura violistica novecentesca (che è ricca). Nel numero scorso ho parlato di Caussé e dell’infelice scelta di piccoli pezzi “elegiaci” da Ciakovskij a Rachmaninov; Lawrence Power propone pagine (o paginette) di Sostakovic, ma in trascrizioni compiute da musicisti a lui vicini. Strakhov ha trascritto per viola e pianoforte 8 dei giovanili Preludi op. 34 per pianoforte (1933), Vadim Borisovsky (viola del Quartetto Beethoven) ha trascritto alcuni pezzi della musica da film per Il tafano (1955) di Alexander Faintsimmer. Sostakovic si guadagnò da vivere scrivendo molta musica da film, che non è facile ascoltare: ciò conferisce un qualche interesse a queste trascrizioni, rendendole più interessanti di quelle dei preludi pianistici. L’impressione d’insieme è tuttavia che ci sia un dislivello notevole tra la Sonata e i pezzettini trascritti: sembrano davvero un riempitivo. L’interpretazione è di alta qualità; ma la bellezza del suono rischia di apparire fin troppo calda per l’intima meditazione della Sonata per viola.

Paolo Petazzi


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