Telemann – orpheus

Telemann - orpheus

interpreti D. Mields, M. Volpert, U. Hofbauer, C. Zenker
direttore Michi Gaigg
orchestra L’Orfeo Barockorchester
2cd Dhm 88697805972

Fra la ventina di opere che Telemann compose per il famoso Teatro delle Oche di Amburgo, di cui fu direttore dal 1722 al 1736, c’è anche Orpheus, oder Die Wunderbare Beständigkeit der Liebe (la meravigliosa costanza dell’amore) che, per mancanza di fondi – mai niente di nuovo sotto il sole -, la prima volta andò in scena in forma di concerto. Mutuata dall’Orphée di Michel du Boulay, la vicenda narra di Orasia, regina di Tracia, che, follemente innamorata di Orfeo, non esita a sbarazzarsi di Euridice commissionandone l’assassinio. Come leggenda vuole, il divino cantore non riuscirà a sottrarla a Pluto ma continuerà ad amarla appassionatamente suscitando in Orasia tale furore da farlo condannare a morte: ravveduta, decide di uccidersi per raggiungere Orfeo agli inferi e non farlo ricongiungere alla rivale, ma i suoi sudditi glielo impediscono condannandola a un inestinguibile rimorso. Ben strutturata con personaggi di contorno – Eurimede, amico di Orfeo; Ismene, dama d’Orasia; la ninfa Cephisa – funzionali all’azione, l’opera ha un andamento musicale di sciolta cantabilità e quella tendenza alla semplificazione del linguaggio barocco – con molte arie d’agilità in italiano –  che fa di Telemann un precursore del gusto galante. Molto bella l’esecuzione cui sarebbe forse giovato un pizzico di trasporto teatrale in più. Memorabile il pianto funebre di Orfeo, “Ach Tod, ach süsser Tod”, molto ben cantato.

di elvio giudici


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300 Maggio 2024
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