Brecht – Weill – L’Opera da tre soldi

SPOLETO 

[artisti] Berliner Ensemble
[regia] Robert Wilson

La storica compagnia fondata da Brecht nel 1949 ha invitato nel 2007 Robert Wilson a cimentarsi nel testo teatral-musicale più noto e per certi versi più controverso del fondatore, che v’investì la prima teorizzazione sul teatro epico, ben conscio di produrla accanto ma fuori del perimetro dell’opera lirica. Non sappiamo se Wilson, guru del teatro musicale minimalista americano (che sarà epico, ma non è brechtiano), sia partito da questo nodo problematico; fatto sta che lo coglie, con i suoi mezzi, che sono anzitutto visivi, e quindi visivo-temporali: così come i suoi magistrali VOOM Portraits, fortunatamente esposti in parallelo nell’ambito del festival, le immagini – dotate di straordinaria carica iconica – si danno in movimento, con diverse qualità di esso, ma con predilezione per temporalità rallentate e cicliche che ne fanno apprezzare la permanenza visiva (nei ritratti, vere e proprie installazioni audiovisive, il loop dei movimenti può esser invece talmente breve da sfiorare gli estremi dell’immobilità e del parossismo). Wilson riesce, con la perfetta complicità degli straordinari attori (e cantanti) della compagnia a fondere la parola e il suo portato drammatico in questa logica del movimento, nel quale le luci – sia come sostanza ambientale amniotica, sia come mezzo per disegni geometrici ma anche allusivi, vedi i cerchi-denaro della Ballata iniziale – godono di un ruolo fondante e di una condotta magistrale: è la luce, con un lento cangiare, a proiettare il pubblico dentro lo spettacolo senza soluzione di continuità col suo prima. Analogamente all’aspetto visivo, il movimento dato dalla parola ha modo di stagliarsi su elementi più invarianti, quali la differente cifra recitativa scelta per ogni personaggio, ma realizzata senza alcuna pesantezza. Curatissimi, e brechtianamente stranianti, i nessi tra movimenti e scenici e partitura dei rumori, rigorosamente pre-temporizzata, e perciò organica alla partitura musicale eseguita con puntualità e proprietà al senso dell’allestimento. Applausi entusiastici del pubblico, soprattutto verso il presente Wilson, che ha voluto accanto a sé a ringraziare tutti i tecnici dell’allestimento.

Alessandro Mastropietro


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299 Aprile 2024
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