Boulez – The complete Erato recordings

14 cd Erato Warner  
prezzo 44,80

 

boulez

Questa raccolta pubblicata per i 90 anni di Boulez è particolarmente preziosa, e solo in piccola parte si sovrappone ad altre proposte del genere. Erano diventate introvabili le registrazioni Erato con l’Ensemble InterContemporain dedicate ad autori delle generazioni più giovani, di orientamenti molto diversi da quelli di Boulez, da Brian Ferneyhough (Funérailles) a Gérard Grisey (Modulations) a Hugues Dufourt (Antiphysis), ad altri a mio parere meno significativi, ma in ogni caso di rilievo come Jonathan Harvey  (Mortuos plango, vivos voco) e York Höller (Arcus). Da non perdere assolutamente le registrazioni dedicate a protagonisti della stessa età di Boulez o più anziani: le opere proposte da Boulez di Berio, Carter, Kurtag, Donatoni, Birtwistle, Xenakis sono tutte fondamentali ed eseguite in modo esemplare. Un cd è dedicato a Messiaen (Et expecto resurrectionem mortuorum, e Couleurs de la Cité Céleste), tre a Stravinskij e due a Schoenberg. Meravigliosa la registrazione del Rossignol di Stravinskij, il fiabesco capolavoro composto in due fasi, prima dell’Uccello di fuoco e dopo il Sacre, che Boulez non ha inciso altre volte come opera completa, e che qui è accostato a preziose rarità piccole solo di dimensione (come i “quattro canti contadini russi”). Unica anche la registrazione dell’Histoire du soldat completa, con Patrice Chéreau che recita la parte del soldato, Antoine Vitez il diavolo, e Roger Planchon il narratore (un documento prezioso, e tuttavia forse deludente per una interpretazione complessivamente un poco distaccata). Di Schoenberg memorabile il cd con la Chicago Symphony dedicato a Pelleas und Melisande e alla Variazioni op. 31, pregevole quello con la London Symphony con i concerti per pianoforte (Peter Serkin) e violino (Pierre Amoyal). Insostituibili i tre cd con musiche dello stesso Boulez: due sono entrati a far parte anche della raccolta (quasi) completa delle opere di Boulez pubblicata nel 2013 dalla Dg, perché non c’erano alternative migliori, il terzo presenta la versione 1981 di Pli selon pli, che è molto interessante confrontare con la versione definitiva 1989 pubblicata dalla Dg. Non sarebbe stato male inserirlo anche nella raccolta Dg, in ogni caso è bene che rimanga disponibile.
Paolo Petazzi

 

 


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