Pergolesi – Stabat Mater

interpreti J. Lezhneva, P. Jaroussky
direttore Diego Fasolis
orchestra I Barocchisti
cd Erato 31914727
prezzo 18,15

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A rendere particolarmente prezioso questo cd non è solo l’originalità della lettura del celeberrimo Stabat ma anche l’inattesa, strepitosa bellezza di altri due mottetti – nei quali ai solisti e all’orchestra si aggiunge con un ruolo assolutamente fondamentale il coro: qui quello morbido e seducente della Radiotelevisione Svizzera di Lugano – difficilmente reperibili sia nelle locandine concertistiche sia nei cataloghi discografici: uno di indubbia attribuzione, il Laudate pueri Dominum, e un altro sulla cui paternità aleggia ancora qualche incertezza, ma comunque bellissimo, il Confitebor tibi Dominum. Opera di grande maturità di scrittura – risale all’anno avanti della prematura morte – nel primo, nonostante l’indubbia estetica intensamente italiana, si ravvisano radici formali derivanti della grande tradizione del mottetto francese dal quale ha tratto una libertà d’invenzione melodica tutta sua. Anche il secondo si avvicina all’estetica del grande mottetto di Versailles articolato su più versetti ispirato alla struttura di numeri autonomi instaurata da de Lalande e sviluppata dai suoi successori. Comune denominatore dell’interpretazione dei tre titoli è la gioia far musica: anche nei momenti più tragici di quel “divino poema del dolore” (come lo chiamò Bellini) che è lo Stabat Mater, il direttore svizzero e i suoi ottimi Barocchisti non rinunciano a esaltare la struttura musicale del giovane – ma ormai morente – compositore col quale tutti quelli che vennero dopo dovettero fare i conti. Un fascino particolare, la fusione delle voci: quella efebica, quasi disincarnata nella sua luminosa ed esile bellezza, del controtenore Philippe Jaroussky con quella, forse ancor più chiara, di Julia Lezhneva.
Elvio Giudici

 

 


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299 Aprile 2024
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