Milano-Torino al naturale

70 concerti per città, imperdibili Bychkov, Bostridge, la Mahler Jugendorchester...

Una grande festa metropolitana di note e melodie nel segno della musica classica e dei suoi interpreti. A portarla, dal 3 al 21 settembre, a Milano e a Torino è il festival MiTo SettembreMusica che in questa undicesima edizione mette in calendario centoquaranta concerti, settanta per ogni città. Tutto dominato, quest’anno, dalla Natura, il tema scelto dal suo direttore artistico, il compositore Nicola Campogrande  al suo secondo anno d’incarico.
In un’Italia ricca di festival, che cosa contraddistingue MiTo?
“Il fatto di non offrire al pubblico concerti con programmi già preconfezionati, ma studiati ad hoc sul tema scelto, diverso in ogni edizione. Un’innovazione presa dallo scorso anno quando si è deciso dedicare il festival esclusivamente alla musica classica. In questo 2017 c’è una maggiore apertura alle periferie dove arrivano anche i grandi interpreti di fama internazionale che suonano anche in centro città. È il caso, per esempio, del violoncellista francese Gautier Capuçon nelle esibizioni in duo, a ingresso gratuito, con il pianista Jérôme Ducros del 6 settembre a Milano e del 7 settembre a Torino. Ma anche dei recital, anch’essi gratuiti, della pianista venezuelana naturalizzata statunitense Gabriela Montero che è in cartellone, il 15 settembre, a Milano e il 14 settembre a Torino. Un’altra novità del 2017 è la distribuzione gratuita dei programmi di sala a tutti i concerti. Un aiuto alla comprensione di quanto si ascolta, oltre all’introduzione alle serate dei nostri presentatori ufficiali, Gaia Varon a Milano e Stefano Catucci a Torino”.
Che cosa stupisce nei brani scelti sulla Natura?
“Il fatto di non aver cercato con i musicisti-esecutori soltanto composizioni paesaggistico-descrittive, ma di aver mosso anche una certa fantasia. Da questo punto di vista mi ha stupito la proposta, da me subito accettata, del primo direttore ospite dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Mikko Franck, che mi ha sottoposto per i concerti con questa prestigiosa compagine, il 5 settembre a Milano e il 6 settembre a Torino, il Concerto per violoncello e orchestra n.2 del finnico Einojuhani Rautavaara. Una composizione che a MiTo viene eseguita, in prima italiana, con Truls Mørk al violoncello. Da lì siamo partiti per scegliere assieme al maestro Franck anche gli altri autori del concerto, puntando su compositori che avevano vissuto la natura ed il freddo come Sibelius e Ciaikovskij. Naturale poi intitolare con ‘Nord’ questa serata”.
Quali sono i concerti imperdibili di MiTo 2017?
“La rosa degli interpreti chiamati, da Semyon Bychkov a Riccardo Chailly, da Gianandrea Noseda a Daniele Rustioni, da Julian Rachlin a Ian Bostridge, da Jean-Yves Thibaudet a Lilya Zilberstein, oltre alle orchestre ospiti come la Gustav Mahler Jugendorchester, protagonista dei concerti inaugurali, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra Filarmonica della Scala, li rende tutti un po’ speciali. A me piace ricordare un concerto originale come Cellostorm (foto) con i violoncelli del Cello8ctet di Amsterdam, spettacolo per bambini, di scena il 9 settembre a Milano ed il 10 a Torino, che affascina anche gli adulti per la sua poetica. Senza dimenticare MITO Open Singing, il 9 settembre in piazza San Carlo a Torino e il 10 in piazza Duomo a Milano, che trasforma il pubblico presente in un coro da grandi occasioni”.  (Antonio Garbisa)

 

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